
Conosciuta fin dal tempo degli Etruschi, questo particolare tipo di legume è tipico della zona del Lago Trasimeno dove la presenza di terreni particolarmente umidi ne ha favorito la coltivazione. La specie, originaria dell’Africa, viene coltivata a scopo alimentare e se ne consumano sia i semi che i baccelli freschi detti cornetti.
Le caratteristiche principali della fagiolina del lago sono la piccola dimensione del seme, bianco come un chicco di riso e per questo chiamata anche risina, e il suo sapore tenero, burroso e particolarmente gustoso.
Le ricette locali a base di fagiolina sono semplicissime: quella essiccata si mangia lessa con un po' di olio extravergine di oliva, mentre quella fresca (il cornetto) si passa in tegame con pomodoro e aglio.
Fino al secondo dopoguerra la fagiolina era l’alimento proteico principale per le popolazioni locali, ma a causa del progressivo spopolamento delle campagne e delle difficoltà di coltivazione era andata scomparendo: si trattava infatti di una coltura lunga e faticosa da effettuarsi senza l’ausilio di mezzi meccanici.
Recentemente grazie all’impegno di alcuni agricoltori, della Facoltà di Agraria di Perugia, della Condotta Slow Food Trasimeno e della Comunità Montana Trasimeno – Medio Tevere, la coltivazione di questo legume ha conosciuto un nuovo impulso tanto che nell’agosto 2002 è nato il Consorzio Fagiolina del Lago Trasimeno, che si propone di tutelare e promuovere il prodotto. Nel 2004 i soci del consorzio erano 20 con un prodotto in totale di circa 6 tonnellate di fagiolina.
Il Consorzio si è dotato di un disciplinare di produzione volto alla garanzia della qualità e dell’uniformità del prodotto e svolge, inoltre, funzioni di coordinamento nella filiera di lavorazione del prodotto secco e di confezionamento, garantendo un alto standard qualitativo con l’apposizione del marchio di garanzia. Attualmente si sta valutando la possibilità di richiedere il marchio DOP.
La fagiolina del lago Trasimeno, oltre ad essere un prodotto agroalimentare tradizionale italiano della regione Umbria, è anche un Presidio Slow Food sostenuto dalla Comunità Montana Associazione Comuni Trasimeno-Medio Tevere.