L'acquacotta è una zuppa caratteristica della maremma, di antica tradizione e legata alla cucina povera contadina. Tra i piatti locali è forse quello più conosciuto e rappresentativo. I vecchi raccontano che chi andava a lavorare nei campi si portava con sé una pentola e giunta l’ora di pranzo la riempiva con acqua di ruscello e vi metteva dentro ciò che la stagione e la terra benignamente gli donava.
Nessun’altra vivanda della cucina maremmana ha tante interpretazioni, ne esistono 10, 20 tutte simili ed altrettanto buone.
Venivano usate principalmente verdure orticole piuttosto che quelle selvatiche, tranne per lo spinaciatro (Chenopodium album L.), usato esclusivamente in questo territorio, in quanto nota la sua azione alimurgica, da solo o in mescolanze tra le verdure cotte, come succedaneo degli spinaci (Spinacea oleraceae L.).
A completare questa pietanza si aggiungevano un uovo a commensale, del cacio pecorino, del pane raffermo e dell’olio extravergine d’oliva.