La Mela Limoncella è una cultivar dalle origini ancora poco chiare, sicuramente proveniente dal sud Italia, che ha trovato in alcune aree della Campania e del Molise il suo habitat ideale.
Viene coltivata in collina e in montagna e non richiede di particolari cure: è una varietà molto rustica e serbevole, adatta al nostro clima e assai indicata per la coltivazione a basso impatto ambientale (metodo biologico ed integrato). La raccolta è piuttosto tardiva e data l’altitudine viene effettuata prima delle piogge autunnali.
I frutti sono di pezzatura media o medio-piccola con forma conico-globosa o cilindrico conica e spesso asimmetrica. Sono di colore giallo intenso con lenticelle di color ruggine, con polpa croccante, bianca, zuccherina e leggermente acidula, da cui il nome limoncella.
Le mele vengono conservate in ambienti freschi ed aerati, distese a terra in strati poco spessi o in cassette basse ed aperte. In tali condizioni la conservazione è molto prolungata e le mele che, durante l’inverno tendono a raggrinzirsi, diventano assai più gustose ed aromatiche.
La Mela Limoncella ha una buona predisposizione per tutti gli usi, può, infatti, essere consumata fresca, cotta o trasformata in succhi. In Campania viene utilizzata soprattutto nella produzione del sidro, altro Prodotto Tradizionale Agroalimentare del luogo.
In Campania nell'area del Sannio (Benevento) la Mela Limoncella fa parte dell'Arca del Gusto, progetto della Fondazione Slow Food che raccoglie le piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall'agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall'omologazione.