In tutta la fascia collinare pre-appenninica dei Monti Sibillini esiste fin dall'antichità un biotipo tradizionale marchigiano: la mela rosa, conosciuta anche come pianella, rosetta, durella o appietta. Le piante di mela rosa, coltivate tra i 450 e i 900 metri di altitudine, presentano un'ottima resistenza al freddo ed i frutti manifestano una buona resistenza alla ticchiolatura ed alle più comuni avversità biotiche. Per tale motivo le piante risultano idonee per una coltivazione a basso impatto ambientale e non hanno bisogno di particolari trattamenti antiparassitari rispetto a varietà più diffuse sul mercato.
L’epoca di raccolta va dalla fine di agosto alla fine di ottobre ma le mele possono essere consumate fino alla fine della primavera successiva.
I frutti sono piccoli, irregolari, leggermente schiacciati e con un peduncolo cortissimo. Ne esistono di tre tipologie, tutte accomunate da polpa acidula e zuccherina e un profumo intenso e aromatico: qualità che rendono questa mela perfetta anche per la preparazione di torte e dolci, oltre che il consumo naturale.
Un tempo le mele rosa erano preziose e ricercate soprattutto per la loro serbevolezza: raccolte nella prima decade di ottobre, infatti, si conservano perfettamente fino ad aprile.
Oggi pur essendo molto buone e particolarmente gustose, risultano poco appariscenti e, per questo, non riescono a competere con le mele moderne presenti sul mercato, più grandi, regolari e dai colori brillanti.
La loro coltivazione era stata quasi completamente abbandonata ed era sopravvissuto solo qualche vecchissimo albero sparso, ma da qualche anno sono tornate in coltura, grazie al lavoro della Comunità Montana dei Sibillini, che ha reintrodotto sul territorio gli ecotipi conservati dall'Assam (Agenzia Servizi Settore Agroalimentare delle Marche).
Le mele dei Sibillini hanno infine un'importante carta da giocare sul mercato: sono assolutamente sane e prodotte seguendo un preciso disciplinare che individua l'area di produzione, garantisce la qualità dei frutti e prevede tecniche di coltivazione ecocompatibili.
Nel 2000 è stato istituito un Presidio Slow Food per le mele rosa dei Monti Sibillini sostenuto dalla Regione Marche - Assessorato Agricoltura e dalla Comunità Montana dei Sibillini.
I produttori del Presidio sono riuniti nell’Associazione produttori Mele Rosa dei Monti Sibillini che si adopera per una maggiore incentivazione e tutela dei produttori, per raggiungere una adeguata commercializzazione e remunerazione, per un’efficace promozione. L’associazione deve inoltre servire come importante anello di collegamento tra consumatori, punti vendita, ristoratori interessati all’acquisto e i piccoli produttori in modo da favorire concentrazione dell’offerta e vendita diretta.