In tutto il territorio marino del Friuli Venezia Giulia in corrispondenza di fondali sabbiosi è tradizione pescare il dondolo, piccolo mollusco dalla conchiglia ovale, robusta e ruvida, di colore grigio giallastro, con flammule di colore marrone. L'interno è bianco e lucido. Viene chiamato più comunemente tartufo di mare per la forma delle sue valve che è molto simile a quella delle comuni vongole, ma la superficie esterna, invece di essere liscia, è attraversata da caratteristiche solcature che formano delle nodosità simili a verruche.
Il dondolo vive sui fondali sabbiosi e detritici, si nutre filtrando l’acqua di mare trattenendone il fitoplancton e può raggiungere i 5-6 cm di diametro, ma è frequente trovarlo intorno ai 3-4 cm.
Si pesca tutto l'anno con rastrelli da natante e a mano da operatori subacquei; non viene allevato.
Viene mangiato vivo e crudo, aprendolo al momento del consumo, ed è una delle specie di molluschi bivalvi più apprezzate.