Agnello di Sardegna I.G.P.

In Sardegna l'allevamento è un'attività antica e frutto di una tradizione che consente ai capi di alimentarsi e crescere a stretto contatto con la natura. Il più conosciuto è sicuramente l'allevamento ovino, ma anche quello bovino, caprino e suino sono rilevanti. Un tipo di allevamento per cui la Sardegna è molto apprezzata è quello degli agnelli, tanto che nel 2001 l'Unione Europea ha riconosciuto alla denominazione "Agnello di Sardegna" il marchio I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta).
Gli agnelli vengono allevati allo stato brado in un ambiente del tutto naturale, caratterizzato da ampi spazi esposti a forte insolazione, ai venti e al clima della Sardegna.
Vengono nutriti prevalentemente con latte materno e/o con l’integrazione pascolativa di alimenti naturali ed essenze spontanee caratteristiche dell'isola.

Sono previste tre tipologie che vanno dall’agnello da latte, alimentato con solo latte materno (allattamento naturale), di peso non superiore a 7 kg, all’agnello leggero ottenuto in purezza o con incroci con altre razze da carne altamente specializzate, di peso tra i 7 ei 10 kg, sino all’agnello da taglio di peso compreso trai 10 e i 13 chilogrammi.
Il disciplinare di produzione fissa, inoltre, le caratteristiche chimico-fisiche ed organolettiche, quelle relative all’attività di macellazione e le caratteristiche al consumo.
Il logo utilizzato per il suo riconoscimento stilizza un agnellino del quale viene evidenziata la testa e una zampa. Il contorno esterno ha la forma della Sardegna.

Suggerimenti

Nel 2001 si è costituito il Consorzio Tutela Agnello di Sardegna (CON.T.A.S.) col compito di tutelare il marchio ed espletare un'attenta vigilanza sulla produzione e sulla commercializzazione degli agnelli e sull'uso dei contrassegni tipici e di origine.

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