
Lo zafferano è una spezia che si ricava dagli stimmi, filamenti finissimi di colore dal rosso porpora al roso aranciato, del fiore del Crocus sativus L., tuberosa appartenente alla famiglia delle Iridacee. Viene coltivato nei territori del Comune di Campagnatico e varie altre località rigorosamente all'interno della provincia di Grosseto, nell'area della Maremma. Lo Zafferano purissimo di Maremma viene venduto in stimmi garantendo così la purezza assoluta del prodotto.
Sulla scorta di notizie storiche e di testimonianze orali raccolte nella zona di Campagnatico, si apprende che fin dal medioevo lo zafferano veniva coltivato come pianta tintoria. Ne sono testimonianza le tracce di colore presenti in vasche di epoca romana in località Pieve Vecchia, poi riadattate per l’uso artigianale suddetto in epoca successiva, forse medievale (Galli, Quaderni della Società Storica Maremmana,1960).
Fino agli inizi del secolo scorso la coltivazione del Crocus Sativus è continuata nel territorio, come spezia per uso domestico, in modo sporadico e in limitate dimensioni per le difficoltà del processo manuale: messa a dimora dei bulbo-tuberi, estirpazione delle erbe infestanti, raccolta dei fiori, estrazione degli stimmi - i tre fili del fiore – essiccazione, infatti, non possono essere eseguiti che a mano.
Anziani di Campagnatico ricordano coltivazioni tra Campagnatico e Montecucco, anche nel territorio tra Casteldelpiano e Arcidosso sono state raccolte testimonianze orali di antiche coltivazioni, a Semproniano da anni una coltivatrice tinge tessuti naturali con lo zafferano.
I produttori di zafferano di Maremma sono 43, tutti riuniti nell'Associazione Crocus Maremma che sta cercando di incrementare e valorizzare la produzione di zafferano purissimo di Maremma anche attraverso l'organizzazione di eventi a livello locale e la partecipazione ad importanti manifestazioni (Festambiente).
La maggior parte del prodotto viene venduto in zona anche se una buona percentuale (circa 30%) viene venduta fuori dai confini regionali.