
Nelle Montagne Pistoiesi, in Garfagnana e Lunigiana, zone caratterizzate da una forte presenza di castagneti, la farina di castagne è sempre stato ingrediente fondamentale di molte preparazioni gastronomiche tra cui i necci, focacce molto sottili cotte su piastre di acciaio o di pietra refrattaria dette testi.
Vengono chiamati anche bollenti, giacci o cian e anticamente rappresentavano un’alternativa alla polenta di farina di castagne e venivano consumati freddi dai carbonai e dai taglialegna.
I necci si ottengono da un impasto piuttosto denso di farina di castagne e acqua con l’aggiunta di un pizzico di sale; si passa quindi alla cottura versando un piccolo mestolo di impasto su uno dei due testi già caldi e unto con olio di oliva o lardo.
I testi vengono sovrapposti uno sull’altro e posti sul fuoco; dopo due o tre minuti il gustosissimo neccio è pronto.
È tradizione consumarli ancora caldi con la ricotta, arrotolati a forma di cannolo.
Foto: www.eventiintoscana.it
I necci garfagnini fanno parte della Rete del Gusto, il paniere dei prodotti tipici e tradizionali della provincia di Lucca nato con lo scopo di valorizzare ed esaltare la tipicità gastronomica lucchese.