Teteun

Il Teteun, detto anche Tetouns, Teutenne, o Tetette, viene prodotto nel comune di Gignod (Aosta) ed è un'esclusiva specialità valdostana ottenuta dalla salmistrazione delle mammelle bovine, secondo una antica ricetta tipica. Dopo essere state incise in diversi punti, le mammelle fresche vengono appese in modo da permettere la fuoriuscita dell'eventuale latte residuo e successivamente poste in specifici contenitori, alternando strati di Teteun con foglie di salvia, alloro, rosmarino, bacche di ginepro, spezie e sale.
Trascorsa una quindicina di giorni di "riposo", si procede alla cottura, mediante l'utilizzo di appositi stampi a bagnomaria.

Così preparato il Teteun si mantiene integro per più di un anno, nonostante l'assenza di conservanti; l’aspetto ricorda il prosciutto cotto e al taglio rivela il tessuto della mammella vaccina.
Generalmente il Teteun viene servito condito con una semplice salsa a base di prezzemolo, olio e aglio, ma per esaltare pienamente i suoi aromi può essere presentato in abbinamento con marmellate di fichi, lamponi o pere martin sec e uva passa sciroppati.
A Gignod dopo il Ferragosto di ogni anno si tiene la Fëta di Teteun: è una delle poche, se non l'unica, occasione per poter degustare questa specialità gastronomica.

Suggerimenti

L'origine del teteun è legata sia alla tradizione romana del Sumen (mammelle di scrofa bollite e poi grigliate) sia alla necessità delle popolazioni povere di non buttare via niente dell'animale macellato.
Essendo la Valle d'Aosta ben più ricca di bovini che di suini, la principale differenza dall’antico Sumen è rappresentata dall’uso della mammella di mucca.
La riscoperta di questo dimenticato prodotto fu fatta a partire dai primi anni Settanta, e ancora oggi in Valle d'Aosta la sua tradizione è praticata, seppure sporadicamente e a livello famigliare.

Link Fonti Documenti