La pasta sciancà è originaria delle valli dell'entroterra Imperiese. Col tempo si è diffusa in altre parti della Liguria con nomi simili, assorbendo di volta in volta le caratterizzazioni e gli usi locali. Streppa e caccialà (Mendatica) Sciancui (Sanremo), così viene chiamata una pasta dalla forma non regolare, tipo lasagna, figlia di una cucina contadina ricca di sostanza, che nel nome, sciancà , strappo, ricorda i rettangoli irregolari ottenuti dalla sfoglia conditi con verdure.
La ricetta classica prevede un condimento a base di verdure come broccoletti, fagiolini, carciofi, carote, finocchi oltre naturalmente al formaggio grana grattugiato.
La preparazione prevede un impasto liscio e morbido da lasciar riposare per almeno 30 minuti. Le verdure devono essere cotte separatamente in acqua salata, lasciandole al dente.
Una volta stesa la sfoglia è sufficiente strappare rettangoli irregolari con le mani. Cuocere la pasta e unire le verdure.
Scolare il tutto e versare in una terrina dove può essere schiacciato l'aglio, mescolare con l'olio, arricchire con il parmigiano.