Il Caciocavallo Silano D.O.P. è fra i più antichi e caratteristici formaggi a pasta filata del Mezzogiorno d’Italia. La denominazione caciocavallo proviene dall'usanza di appendere le forme di formaggio, in coppie, a cavallo di pertiche di legno, disposte in prossimità di focolari, mentre la denominazione Silano deriva dalle origini antiche del prodotto legate all’altopiano della Sila.
Viene prodotto nelle aree interne delle province di Crotone, Catanzaro, Avellino, Benevento, Caserta, Napoli, Isernia, Campobasso, Bari, Taranto, Brindisi, Matera, Potenza (Calabria, Campania, Molise, Puglia, Basilicata), usando esclusivamente latte di vacca intero proveniente da allevamenti ubicati nella zona di produzione.
La forma, modellata ancora come una volta con movimenti energici, presenta insenature in corrispondenza della posizione dei legacci e può essere ovale o troncoconica, con testina o senza, nel rispetto delle consuetudini locali. Il peso varia da 1 a 2,5 kg.
Presenta una crosta sottile, liscia, di marcato colore paglierino e una pasta omogenea, compatta, con lievissima occhiatura di colore bianco o giallo paglierino, più carico all’esterno e meno carico all’interno.
Il sapore è aromatico, piacevole, fondente in bocca, normalmente delicato e tendenzialmente dolce quando il formaggio è giovane, fino a divenire piccante a maturazione avanzata.
Grazie alle sue qualità nutritive, il Caciocavallo Silano è particolarmente adatto alle diete dei bambini, degli anziani e degli sportivi.
Viene venduto in forme intere o in pezzi preconfezionati e può essere impiegato sia come formaggio da tavola che come ingrediente per la preparazione di primi e secondi piatti tipici a base di carne rossa e funghi, accompagnati preferibilmente da vini rossi d’annata.
La Denominazione di Origine Protetta D.O.P. è stata riconosciuta il 1 luglio 1996.
All’atto della sua immissione al consumo il formaggio a denominazione di origine protetta Caciocavallo Silano deve recare impresso termicamente, su ogni forma, con figurazione lineare o puntiforme, il contrassegno previsto nel disciplinare di produzione e l’indicazione di un numero di identificazione attribuito dal Consorzio di Tutela Formaggio Caciocavallo Silano, previa autorizzazione alla vigilanza, ad ogni produttore inserito nel sistema di controllo.
Tale contrassegno, unitamente agli estremi del Regolamento comunitario con cui è stata registrata la denominazione stessa ed al numero di identificazione attribuito al singolo produttore, dovrà essere stampigliato sulle etichette apposte ad ogni singola forma.