Sulmona, cittadina abruzzese in provincia dell'Aquila e facente parte del Parco della Majella, è famosa in Italia e all'estero per la pregiata produzione di confetti, le cui tecniche e ricette si tramandano gelosamente da secoli. Le origini di questi deliziosi dolcetti si ricollegano verso la fine del 1400 quando, grazie ai commercianti veneziani, lo zucchero di canna approda a Sulmona e un artigiano del luogo scopre che alle alte temperature una soluzione a base di sciroppo di zucchero forma una crosticina dura e cristallina ottima come ricopertura di mandorle, nocciole e scorze di agrumi.
In breve tempo, grazie anche al pregio della lunghissima conservazione oltre che alla loro bontà, la fama dei confetti di Sulmona si diffonde, inizialmente in tutta Italia per poi oltrepassare le frontiere.
Il confetto tipico è composto da un'anima di mandorla intera sgusciata e pelata, rivestita da strati di zucchero sovrapposti per successive bagnature. L’anima può essere costituita anche da altri ingredienti, come nocciola, cannella, cioccolato, canditi vari, pistacchio, o frutta secca in generale, ricoperta da strati di zucchero e/o di cioccolato.
La forma e le dimensioni del confetto dipendono dal tipo di ripieno e il rivestimento può essere liscio o a superficie rugosa.
Come vuole la tradizione il matrimonio è accompagnato da confetti bianchi, ad indicare la purezza della sposa, il battesimo da confetti rosa per le bambine, colore associato al sangue e quindi alla fertilità, e azzurri per i maschietti, a simboleggiare il cielo e quindi la futura elevatezza morale. Alle nozze d'oro o d'argento saranno offerti confetti dorati o argentati e nelle feste di laurea la bomboniera è un piccolo cappello goliardico con il colore appropriato alla facoltà seguita, generalmente il rosso.