
Il Salame Strolghino di Culatello è il primo salame della stagione. Viene prodotto, industrialmente o artigianalmente, nei locali della Bassa parmense, ovvero in quel territorio compreso nei comuni di Zibello (Gibello), Busseto, Polesine Parmense, Soragna, Roccabianca, San Secondo, Sissa e Colorno. Dal 1700 il salame viene realizzato utilizzando carne di culatello molto magra, macinata appena più fine rispetto ai salami normali ed insaporita con la classica concia della Bassa.
E' il primo salame della stagione per il suo breve periodo di stagionatura e perché è ottenuto con le rifilature di carne ricavate dalla lavorazione del culatello. Il salame tipico sembra avesse forma di ferro di cavallo.
Per accelerarne il più possibile la maturazione, viene insaccato in piccoli e sottilissimi budelli chiamati in dialetto filsola (piccola fettuccia) ed è pronto al taglio dopo 15 - 20 giorni dalla preparazione.
La forma arcuata è solo un ricordo e oggi si preparano solo strolghini cilindrici. Le produzioni non sono affatto uniformi e si ottengono così strolghini di 2, 3, 4, 5 etti e anche di 1 kg, cilindrici, lunghi 25-30 cm.
Indipendentemente dalla preparazione si ottiene un salame dolce e molto magro, saporito come i salami di taglia più grossa, che si accompagna bene ad un bicchiere di Malvasia prima dell'inizio del pasto.
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Secondo gli esperti il modo migliore di preparare lo strolghino prima di mangiarlo sarebbe quello di immergerlo in acqua tiepida, in modo tale da ammorbidire il budello esterno: dopo pochi minuti, si riesce a pelare il salame perfettamente e, secondo la tradizione, si taglia a fette molto spesse abbinandolo a pane fragrante o crostini. È ideale servito con gli aperitivi.
Lo strolghino va conservato obbligatoriamente in luoghi freschi o in frigorifero per evitare un essiccamento eccessivo.