L'asino Ragusano è una razza di recente costituzione: è stata ufficialmente riconosciuta nel 1953, quando, attraverso lavori di selezione, l'Istituto di Incremento Ippico di Catania, che tiene il Registro Anagrafico, riuscì a fissare alcune caratteristiche-tipo.
La sua origine è data da un incrocio tra l'asino di Pantelleria diffuso nel territorio trapanese e la razza siciliana, le due razze incrociate tra loro con l'asino di Martina Franca danno origine ad esemplari interessanti, da cui per selezione si è ottenuto l'asino Ragusano.
Questo asino è diffuso nei territori dei comuni di Ragusa, Modica, Scicli e S.Croce Camerina ed è caratterizzato da un mantello baio scuro con ventre "di biscia o di cervo" , muso grigio a peli rasati, criniera e coda nere, testa non pesante, profilo quasi rettilineo, fronte larga e piatta, occhi grandi cerchiati di pelo bianco, orecchie ben portate, dritte e di media lunghezza, groppa larga e arti robusti.
L'asino Ragusano ha rischiato l'estinzione, ma ultimamente è stato "rivalutato" per le ottime proprietà del suo latte.
Uno studio scientifico ha dimostrato che il 5-10% dei neonati, nei primi mesi di vita, presenta intolleranze al latte vaccino. In questi casi normalmente si propone in alternativa il latte di soia; tuttavia quello di asina ha un contenuto medio di caseina e albumine simile a quello del latte umano ed è gradevole, perché è ricco di lattosio (che favorisce anche l'assorbimento intestinale del calcio, stimolando la mineralizzazione ossea nei primi mesi di vita) e per questi motivi risulta essere un ottimo sostituto del latte materno per i bambini allergici .
Per l'asino Ragusano è stato istituito un Presidio Slow Food sostenuto dalla Regione Siciliana Assessorato Regionale Agricoltura e Foreste e dal Consorzio Ricerca Filiera Lattiero Casearia (CoRFiLaC).
Il Presidio è nato dall'esperienza di una madre che ha dovuto risolvere il problema di un figlio neonato con problemi di intolleranza multipla alimentare: anche i risultati di un'alimentazione con latte di soia erano insoddisfacenti e allora tentò con il latte di asina e l'esito fu straordinario. Di qui l'idea di rendere accessibile questo prodotto e, quindi, la nascita dell'Asilat, un'azienda che produce e commercializza latte di asina proveniente da un allevamento biologico di 30 animali di razza Ragusana, Siciliana e di capi incrociati con l'antica razza Pantesca.