Nella laguna veneta, ed in particolare nelle zone di Burano, Giudecca e Chioggia, sono molto rinomate le moleche, o moeche, ovvero i granchi verdi al momento della muta, quando cioè perdono il loro rivestimento, il carapace, e si presentano teneri e molli. Questa trasformazione avviene due volte l'anno: nei mesi primaverili di aprile e maggio, e in autunno da ottobre a novembre.
Le moleche si mangiano vive oppure leggermente infarinate e fritte nell’olio e sono una specialità della sola cucina veneziana, che ha conosciuto un boom nei consumi a partire dall’ultimo dopoguerra.
Negli anni ottanta la raccolta delle moleche ha passato un periodo di crisi e attualmente il settore sembra in ripresa con un numero di equipaggi dediti a questo tipo di pesca che si aggira intorno alla cinquantina.
Tuttavia a causa della concorrenza dell’attività di allevamento e raccolta delle vongole veraci e soprattutto dell'inquinamento, c'è il serio pericolo che, nel giro di alcuni anni, questa ricercata specialità scompaia anche perchè gran parte dei molecanti è in là con gli anni e, se non interviene un ricambio generazionale, si rischia di perdere un grande bagaglio di conoscenze ed esperienze, fondamentali in un’attività tanto impegnativa.
Per tale motivo per le moleche è stato istituito un Presidio Slow Food, sostenuto dalla regione Veneto.