Il broccolo fiolaro di Creazzo è un prodotto oggi molto apprezzato per le sue proprietà alimentari, mentre un tempo era definito cibo dei poveri. Il suo nome deriva dalla presenza di germogli inseriti lungo il fusto della pianta, conosciuti in termine dialettale come fioi (ovvero figli) e che vengono cotti in padella, insieme alle foglie più giovani, come una vera prelibatezza.
Si tratta di un prodotto che ha la particolarità di non assomigliare né per forma, né per gusto alle altre varietà di broccolo.
Essa cresce quando l'orto va in letargo: la sua produzione avviene durante tutto l'inverno, da fine novembre a tutto febbraio, e a Creazzo ha trovato un terreno e un clima perfetto per crescere.
Viene raccolto nel periodo delle gelate: questa è la sua peculiarità, che lo rende anche più gustoso. La pianta infatti per difendersi dal freddo limita la presenza dell'acqua nei tessuti e aumenta la concentrazione di sali e zuccheri, diventando così più saporito.
Creazzo ogni anno festeggia a gennaio il broccolo fiolaro con innumerevoli iniziative e incontri, alcune delle quali sono in programma al Palatenda Polisportivo comunale. Oltre alle serate gastronomiche a base di broccolo fiolaro sono state organizzate dagli stessi produttori visite guidate nei luoghi di coltivazione.
Il broccolo fiolaro trova molteplici impieghi gastronomia vicentina, in particolare viene usato per realizzare torte salate o sfornati. Può essere assaporato anche crudo in insalata assieme ad altre verdure ed è un ottimo condimento per i primi piatti, come ripieno di tortelli, gustosi pasticci, zuppe e minestre. Come contorno, da abbinare preferibilmente a bolliti od arrosti, viene servito in vari modi: cotto al tegame, gratinato con la besciamella, bollito e condito con olio, sale e pepe. Ottimo infine come ripieno delle carni di pennuti.