
La misticanza, uno dei contorni più tradizionali della cucina romana, è una vera e propria insalatina della memoria perché ogni famiglia contadina la raccoglieva e la preparava secondo le proprie preferenze e la varietà di erbette di campo reperibili vicino a casa. Ogni mazzetto si compone di oltre 10 tipi diversi di insalatine ed erbette: lattuga, cerfoglio, ruchetta, caccialepre, valeriana, barba di frate, indivia, cicorietta, salvastrella, rucola, barba di cavolo cappuccino, malva, spinacio selvatico e altro ancora.
Il periodo da ottobre ad aprile è il migliore per la raccolta, la maggior parte delle insalatine infatti cresce dal tardo autunno a primavera.
Un tempo si trovava comunemente sui mercati locali, oggi è una rarità: pochissimi sanno ancora riconoscere tutte le varietà di erbette di prato.
La misticanza si condisce con olio, sale, aceto e, a piacere, anche con altro: acciughe, fettine di caciotta, ravanelli, finocchio, limone.
Come insalata di mescolanza è conosciuta da secoli ed è già citata in testi medievali risalenti al XIII secolo.
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