Il Baccalà alla Vicentina è una tra le maniere più note nel mondo di cucinare il baccalà, ovvero il merluzzo essiccato. La sua ricetta viene tramandata di generazione in generazione e quasi ogni famiglia ha una sua variante, che viene custodita gelosamente. Le origini di questo piatto si fanno risalire al 1432 quando, una spedizione guidata dal capitano veneziano Pietro Guerini, naufragò sulle sponde dell'isola di Rost, una delle isole più sperdute della Norvegia. Tornando a casa, il capitano Guerini portò con se una specialità gastronomica norvegese: lo stoccafisso, ossia merluzzo essiccato. I cuochi vicentini trovarono molto utile questo nuovo ingrediente che divenne un'alternativa al costosissimo e facilmente deperibile pesce fresco. Nacque così, a seguito di varie elaborazioni, il Baccalà alla Vicentina caratterizzato dal suo inconfondibile sapore dovuto ad una lunga cottura a fuoco lento con abbondante cipolla in un tegame di coccio, ricoperto di latte e olio in uguali quantità, e servito con abbondante polenta gialla.
Il I° marzo del 1987 si è costituita la Venerabile Confraternita del Bacalà alla Vicentina al fine di difendere, conservare e promuovere il piatto tipico vicentino, nonché di incoraggiare la cultura gastronomica locale e il turismo ad essa legato. E' stata istituita la Strada del Baccalà, con 26 ristoranti che propongono il piatto secondo la codifica del sodalizio che deriva dalla comparazioni tra le numerose ricette in auge nei ristoranti e nelle trattorie più famose del vicentino tra gli anni trenta e gli anni cinquanta.
Il Comune di Sandrigo, pochi chilometri a Est di Vicenza, si definisce Patria del Baccalà, vantando legami storici con le Isole Lofoten (Norvegia), ed in particolar modo con l'isola di Rost, e organizzando ogni anno nell'ultimo fine settimana di settembre la Festa del Baccalà alla Vicentina in cui, oltre a degustare il succulento piatto, vengono nominati nuovi Cavalieri della Confraternita del Bacalà.
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I vicentini chiamano lo stoccafisso con il nome di Bacalà, con una c solamente, perchè a Vicenza quando si parla di Baccalà, con due c, ci si riferisce a quello salato e non a quello secco: pertanto mentre nel resto d'Italia si chiama Baccalà alla Vicentina, a Vicenza viene detto Bacalà alla Vicentina.