Globalizzazione, omologazione del gusto, perdita dell'identità di un territorio, sono alcuni degli argomenti di Mondovino, bel documentario del regista americano Jonathan Nossiter.
La pellicola, presentata a Cannes 2004, ha suscitato reazioni molto positive da parte degli spettatori e contrastanti nel mondo del vino, una parte del quale si è sentito messo sotto accusa.
Secondo il regista è in atto una vera e propria guerra del gusto. Dal viaggio di Nossiter per Europa, Sud America e Stati Uniti emerge l'azione che il mercato e la globalizzazione stanno esrcitando sul mondo del vino. Nossiter sottolinea il legame tra critica di settore, gli enologi più affermati e produttori che, consapevolmente o meno, hanno creato un nuovo mercato. "Il vino è morto", afferma Aime Gubert, viticoltore della Languedoc. Forse è eccessivo, tuttavia la creazione di un "gusto semplificato" per mercati più vasti, ha portato a produrre vini più "accessibili" e banali.
Il senso del film è nelle parole dei protagonisti, "...si può essere moderni rispettando la tradizione" da un lato, oppure sognare, un giorno, di produrre vino persino su Marte, secondo le parole di Michael Mondavi, erede di uno dei più importanti imperi vitivinicoli.