L'assenzio, un mito sempre verde
Assenzio, droga leggendaria e maledetta, mito legato al male e al peccato fin dall'antichità, simbolo dell'Ottocento francese, ed infine combattuto dal proibizionismo di inizio Novecento. Di questo e non solo ci parla il libro di Benoit Noel, resoconto storico di grande precisione, ma anche analisi socio culturale dell'ambiente del quale l'assenzio diventò bevanda simbolo. Lo scrittore riprende testimonianze e aneddoti che hanno come protagonisti personaggi del calibro di Degas, Verlaine, Rimbaud, Zola e Toulouse-Lautrec dandoci un'idea precisa della considerazione che veniva riservata alla “fata verde” nel periodo di massima diffusione. Oltre a questo, Noel ha il merito di analizzare la diffusione dell'assenzio nel mondo con tappe a Parigi, Barcellona, Lisbona e New Orleans, analizzando l'evoluzione del mito e le differenze esistenti da nazione a nazione. Fra queste ultime particolarmente interessante appare la vicinanza tra l'assenzio e la cultura gotica nella città della Luisiana. Un ultimo approfondimento è dedicato all'incontro tra mito e mercato, con gli inevitabili stravolgimenti dettati dalle possibilità economiche legate al concetto di proibito con la nascita di un assenzio “legale” cui si contrappongono espressioni locali più genuine in Svizzera e Francia. Chiude il libro una interessante guida pratica fatta di ricette, locali alla moda, siti internet e altro ancora per non perdersi nulla dell'assenzio e della sua storia. Un libro interessante per approfondire un argomento ricco di fascino, una analisi munita dell'ironia necessaria a maneggiare un mito “pericoloso” come l'assenzio che ha coinvolto e coinvolge personaggi come Van Gogh Hemingway e Johnny Depp (ad ogni epoca i suoi miti..).

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