Per la pasta
farina bianca 00 - 1 kg
uova - 8
acqua
Per il ripieno
grana Trentino grattugiato - 300 gr
pangrattato di qualche giorno - 300-400 gr
uovo - 1
burro - 50 gr
uva passa
sale
salvia
pepe fresco
Due le fasi di preparazione. Anzitutto il ripieno. Prendete il formaggio grattugiato, tipo Grana Trentino o Spressa stagionata, e in una scodella amalgamatelo con il pangrattato. Attenzione: formaggio e pane grattugiato devono avere lo stesso volume, indipendentemente dal peso. Fatto questo, misturateli con un uovo (tuorlo e albume), qualche grano di uva passa, sale e pepe, ammorbidendo con il burro scaldato a parte in un pentolino, magari con l’aggiunta di una foglia di salvia (che poi va tolta).
Se l’impasto risulta troppo fisso, regolare con un goccio d’acqua. Mescolate per qualche minuto e poi lasciatelo riposare.
Si passa alla seconda fase: la preparazione della pasta. Impastate la farina con otto uova e – se occorre – un goccio d’acqua; tirate la sfoglia ben sottile, tagliatela a quadretti di una decina di centimetri di lato e ponete al centro di ogni quadrato di pasta un cucchiaio del ripieno precedentemente elaborato.
Il rofiòi si ottiene sovrapponendo il quadrato con il ripieno con un altro quadrato di pasta, premendo con le dita sui bordi, per far combaciare la pasta e impedire la fuoriuscita del rigonfio.
Cuocete per qualche minuto semplicemente in acqua salata bollente – scolate, condite con burro fumante e salvia, spolverando con formaggio – oppure cuocete in brodo di carne e successivamente mantecate con ‘pòcio de vedél’, sugo a base di carne di vitello.
Fonte: www.accademiadimpresa.it