Adagiata sulle colline disseminate di vigneti della Valle del Medio Volturno, la cantina di Terre del Principe dispone di otto ettari vitati di proprietà fra Castel Campagnano, Ruviano e Castel di Sasso. L'amore per il territorio e la passione per il vino hanno portato Peppe Mancini e Manuela Piancastelli a riscoprire tre antichi vitigni autoctoni della Campania: Pallagrello Bianco, Pallagrello Nero e Casavecchia facendone il loro vanto.
Il lungo studio e la collaborazione con l'Università di Napoli e la Regione Campania hanno consentito l'inserimento di questi vitigni nel Catalogo nazionale delle uve da vino.
Terre del Principe dispone inoltre di un'ampia struttura su due piani con bottaia e sala degustazione, da cui si può ammirare il panorama della valle.
Le uve dell'azienda crescono in quattro vigne principali: Vigna dei Mascioni, Vigna Piancastelli, Vigna Monticelli e Vigna del Sasso. Oltre a queste la vigna centenaria di Casavecchia che concorre alla produzione del Centomoggia. I sistemi di allevamento sono diversi l'uno dall'altro, nel rispetto delle tradizioni della zona: a guyot e cordone speronato gli impianti nuovi, a semipergola e spalliera alta casertana quelli più vecchi.
Vengono prodotte circa 55 mila bottiglie all'anno, utilizzando esclusivamente le uve prodotte sugli ettari di proprietà e dai vitigni autoctoni Pallagrello bianco, Pallagrello nero e Casavecchia. Fra le etichette proposte vi sono in particolare due vini bianchi e quattro rossi. I bianchi (Fontanavigna e Le Sèrole) esclusivamente da Pallagrello bianco, si distinguono fra di loro per le tecniche di fermentazione. Ai due rossi "in purezza", Ambruco (Pallagrello nero) e Centomoggia (Casavecchia), si affiancano due blend di Pallagrello nero e Casavecchia (Castello delle Femmine e VignaPiancastelli) . Infine, dalle vinacce di Pallagrello Nero nasce una piccola produzione di Grappa realizzata dall'Antica Distilleria Amato.