Usanze tipiche
Valle D'Aosta
Grolla e coppa dell'amicizia

La grolla è probabilmente il prodotto artigianale più noto della Valle d'Aosta (se non altro per le Grolle d'oro, l'importante premio giornalistico indetto dall'Amministrazione regionale). Fondamentalmente è un calice da vino, con coperchio, ricavato da un pezzo di legno pregiato.
Viene realizzata al tornio e successivamente decorata a mano. Il termine grolla deriva da graal che in lingua d'oil significa recipiente, coppa.
In origine la grolla era una semplice coppa per bevute conviviali e si è evoluto fino a diventare l'oggetto odierno, utilizzato ormai come soprammobile e portagioie piuttosto che come calice per bere.

Non bisogna confondere la grolla con la coppa dell'amicizia. Anche questa è un'elaborazione della tradizionale ciotola in legno, una semplice scodella munita di due manici. Più bassa e panciuta della grolla, è munita di beccucci ed ha il coperchio abitualmente scolpito. Viene impiegata essenzialmente per il caffé alla valdostana, caffé misto a grappa (a volte con l'aggiunta di génépy), zuccherato e speziato, che viene servito fiammeggiante.
Passando di mano in mano, la Coupe dispensa a ciascuno la propria razione di caffè alla Valdostana, con un ampio margine per ripetere il giro più e più volte. Difficilmente, però, si beve sempre dallo stesso beccuccio, e questo conferisce al rito quel tocco di promiscuità che crea aggregazione e coinvolgimento. Che crea amicizia, appunto.
Tradizionalmente il caffè alla valdostana lo si beve nelle fredde giornate invernali, dopo una giornata sugli sci, intorno a un camino.
Entrambi questi oggetti si possono trovare sia in produzioni in serie, rifinite a mano, sia come pezzi unici, frutto di raffinate elaborazioni artistiche.

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