Altopiano di Vezzena
Formaggio Vezzena

Già  nel 1598 l'Altopiano di Vezzena veniva riconosciuto come la più eccellente fra tutte le terre trentine per la qualità  dei suoi pascoli, così come,con il passare dei secoli, è stato sempre riconosciuto il valore dei prodotti ed in particolare dei formaggi provenienti da questa zona.
Nel corso dell'Ottocento numerose sono le testimonianze degli storici riguardanti i formaggi di Vezzena e, fra questi, ha un posto di rilievo quello che da questi luoghi prende il nome. Così del formaggio Vezzena venne fatta una prima produzione industriale e quindi una commercializzazione che superava i confini territoriali trentini a partire dalla fine dell'Ottocento da parte del caseificio di Gedeone Avancini, produzione che prosperò anche nell'immediato secondo dopoguerra.
Il Vezzena è un formaggio non pastorizzato a pasta semidura e semicotta, prodotto nel periodo dell'alpeggio (estate) partendo dal latte crudo, parzialmente scremato per affioramento, delle vacche di razza burlina (ormai quasi scomparsa).

L'origine di questa razza sembra risalire addirittura al Mare del Nord, portata in Italia dall'invasione dei Cimbri fin dall'epoca romana e ora conservatasi in purezza in pochissimi esemplari. Proprio da questi animali e dalle erbe dei pascoli di Vezzena deriva il latte assai profumato, gustoso e aromatico che sta alla base della lavorazione.
Il Vezzena è messo in commercio dopo una stagionatura di 18 (vecchio) o 24 mesi (stravecchio) o come formaggio da tavola dopo 6-8 mesi.
Si presenta di pasta granulosa, di colore tendente al giallo, con occhiatura finissima, quasi assente, di consistenza burrosa, e di sapore gradevolmente amarognolo, non eccessivamente piccante.

L'area di produzione comprende l'Altopiano di Lavarone, il Passo Vezzena e Folgaria.
Formaggio tipico tutelato da un Presidio Slow Food. Il Presidio riguarda soltanto il Vezzena prodotto in estate con latte di alpeggio, distinguibile grazie a una "M" (prodotto con latte di malga), incisa sulle forme. Gli allevatori seguono un disciplinare rigoroso.

Suggerimenti

Abbinamenti:
vini rossi corposi e invecchiati;
miele di castagno, mostarda piccante di frutta;
pane di segale.

Link Fonti Documenti