Musei del Gusto dell'Emilia Romagna
Sono 19 i Musei del Gusto dell'Emilia Romagna, regione ricca di fattori fisici, organizzativi ed economici legati alla tavola che hanno creato i presupposti per far nascere un nuovo tipo di museo legato al cibo. Si tratta di un’innovativa forma di turismo che vuole conservare e scoprire la cultura di un territorio attraverso i suoi prodotti enogastronomici. Infatti, partendo dal cibo, si possono apprezzare le tradizioni, la storia e la cultura di un territorio.
La scelta è ampia: oltre ai più noti musei del Parmigiano-Reggiano, dell'Aceto Balsamico Tradizionale e del Prosciutto di Parma, troviamo il museo del Salame di Felino, della Tigella, del pane "Mulino sul Po", del Sale di Cervia, della Patata, del Pomodoro, del Vino e del Castagno. Inoltre da non dimenticare il museo di Casa Artusi, quello all’aperto dell’Olio di Brisighella, il museo del Formaggio di Fossa “Fossa Pellegrini”, quello dell’anguilla “Manifattura dei marinati”, l'Enoteca Regionale Emilia-Romagna, l'Istituto Nazionale di Apicoltura, il mseo della Frutticoltura “A. Bonvicini” e Il Giardino delle Erbe
Questi musei sono un connubio perfetto con le realtà già presenti nel territorio che si occupano di valorizzare i prodotti locali e la cultura rurale, come ad esempio le fattorie didattiche e le strade dei vini e dei sapori. Non a caso molti musei fanno parte degli itinerari proposti dalle Strade e sono loro stessi punti di informazione turistica.
I prodotti raccontati nei musei fanno parte della mappa dei tesori enogastronomici dell’Emilia-Romagna, un patrimonio regionale di prodotti a qualità certificata, come le 26 DOP e IGP e gli oltre 200 prodotti censiti come Tradizionali, eccellenze inestimabili che fanno della regione Emilia Romagna, la Terra del buon vivere.

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