La pizza de Natà è un dolce natalizio tradizionale dell'entroterra marchigiano, specchio della civiltà contadina presso cui è nato e fatto con gli ingredienti che la terra offre. Non è altro che pasta di pane arricchita con vari ingredienti, come noci, nocciole, mandorle, uvetta, scorza di limone ed arancio, fichi secchi, eventualmente anche cioccolato tritato, e a cui viene aggiunto poco olio d'oliva.
Gli ingredienti vengono uniti direttamente all'impasto prima di porlo a lievitare su una teglia ben oliata; successivamente, quando la massa è ben lievitata, la si cuoce in forno.
La scelta di questi ingredienti particolari non sembra essere casuale.
La noce, infatti, è una delle piante associate alla Grande Madre e pertanto è simbolo di rigenerazione come, d’altro canto, anche il fico, legato al culto di Dioniso, il dio che vegliava sulla fertilità di piante e di animali. E ancora, non a caso, il primo giorno dell’anno si mangiano i chicchi dell’uva conservata dalla precedente vendemmia come augurio di prosperità e di abbondanza.
Con le noci, tra l’altro, si tentava di fare delle previsioni del tempo a lungo termine: il giorno di San Silvestro si riponevano in fila nella madia dodici mezzi gusci di noce, rappresentanti i dodici mesi dell’anno; dentro ad ognuno veniva messa una piccola quantità di sale. Il primo dell’anno si osservavain quali gusci si era formata umidità: i mesi corrispondenti sarebbero stati particolarmente piovosi.
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