I mondeghili sono un retaggio della cucina contadina milanese che segue il principio di non buttare via nulla e di riciclare gli avanzi. Sono delle polpettine fatte con avanzi di carni arrosto o bollite con l'aggiunta di qualche fetta di mortadella. Il tutto passato al macina carne e mescolato a uova, parmigiano e profumi.
Il nome mondeghilo, ovvero polpetta, deriva prima dall'arabo al-bundukc e poi dallo spagnolo albondiga fino ad arrivare a noi: furono gli arabi ad insegnare agli spagnoli l’uso di confezionare una sfera di carne trita per poi friggerla.
Ricetta di recupero del manzo avanzato, prevede un impasto arricchito con salsiccia, salame crudo o mortadella, possibilmente di fegato, per dare più sapore. Quindi pane bagnato nel latte, meglio ancora se mollica, uovo (magari con gli albumi montati a neve), grana padano, aglio o cipolla, noce moscata. I mondeghili vanno infine fritti nel burro rosso, lo stesso che dovrà essere usato per schiumarli una volta disposti nel piatto di portata come un tempo si era soliti fare anche con la Cotoletta. L'uso del burro chiarificato è una modernità come quella di cuocerli in un sugo di pomodoro.
Oggi i mondeghili sono diventati una pietanza gustosissima, specialmente se accompagnata da insalatina, da preparare assolutamente senza carne cruda ma solo con quella avanzata da precedenti lavorazioni.
Il Comune di Milano ha riconosciuto per i Mondeghili la Denominazione Comunale De.Co., insieme ad atri prodotti gastronomici tradizionali milanesi come il Minestrone alla Milanese, la Costoletta alla Milanese, il Rostin Negàa e la Barbajada.