Cucina tipica
Abruzzo
Le Virtù

A Teramo, cittadina abruzzese situata nella Val Tordino in una zona collinare che degrada verso la costa con una ricca vegetazione di vigneti e oliveti, è tradizione preparare per il 1° maggio, e solo per quel giorno, un piatto a base di erbe, legumi e cereali: le Virtù.
E' una ricetta antichissima nata tra le mura di Teramo, fatta con gli avanzi invernali e tutte le verdure primaverili dell'orto e campagnole.
Componenti principali sono i legumi come lenticchie, ceci, fagioli, fave, piselli e farro in chicchi, che primeggiano tra gli innumerevoli ingredienti del minestrone abruzzese per eccellenza: un piatto sostanzioso, ricco di folclore e tradizione.
Storicamente la prima apparizione delle Virtù teramane risale intorno al 1800 e la loro preparazione era legata alla pulitura della madia che la massaia faceva il 30 di aprile, data che segnava la fine dell'inverno e l'arrivo della più feconda e generosa primavera. Dato il periodo gli ingredienti erano sia secchi che freschi, magari in numero di sette, a ricordo del tradizionale cenone della vigilia di Natale in cui si consumavano sette pietanze, o in omaggio all'altrettanto tradizionale pasto della trebbiatura.
Ai legumi secchi, da mettere a mollo la sera prima e lessare separatamente, come i fagioli borlotti, i ceci e le lenticchie, venivano aggiunti quelli freschi come i piselli e le fave, il tutto in quantità di due pugnetti per tipo.

Il tutto veniva arricchito da verdure fresche come zucchine, carote, patate, carciofi, bietole, indivia, scarola, lattuga, verza, cavolfiore, cicoria, spinaci, e finocchio: di ognuno piccole quantità.
Altri ingredienti fondamentali erano prosciutto crudo, cotenna, carne di manzo, carne d’agnello, lardo, parmigiano, pasta di semola di grano duro di varia qualità, carne tritata, olio d’oliva, sugo di carne mista alla "macellara", e pasta fatta in casa con uova.
Il minestrone veniva infine aromatizzato con spezie e aromi, tre cui aglio, cipolla, maggiorana, salvia, timo, sedano, prezzemolo, aneto, noce moscata, chiodi di garofano, pepe o peperoncino.
La tradizione permane tutt'oggi tuttavia a causa dei tempi lunghissimi di preparazione, in quanto quasi tutti gli ingredienti vanno cotti separatamente e poi mescolati in modo particolare, sono poche le famiglie che ancora oggi preparano per il 1° maggio le Virtù a casa e preferiscono affidarsi ai ristoranti che si attrezzano anche per l’asporto, però non si rinuncia a questa prelibatezza dai sapori antichi.

Link Fonti Documenti