La zucca, ortaggio simbolo del mantovano a cui sono dedicati ricettari e percorsi enogastronomici come Di zucca in zucca, è una pianta originaria delle americhe, dove veniva coltivata già diversi millenni a.C. in molte varietà, alcune fino alla completa maturazione, come la Cucurbita maxima (zucca lunga), la Cucurbita moschata (zucca tonda) e la Cucurbita Pepo raccolta acerba e consumata come tale (zucchine).
La zucca mantovana è caratterizzata dalla polpa pastosa e dura e dal sapore dolciastro.
Si tratta di un alimento ipocalorico e ricco di potassio, magnesio, vitamina A e vitamina E, con un ottimo contenuto di fibra.
E' una pianta rustica, semplice da coltivare, non necessita di grosse concimazioni, resiste alla siccità e presenta una discreta tolleranza alle malattie e agli insetti.
Per la zucca vale il detto non si butta niente, infatti ogni parte della pianta è commestibile, a partire dai fiori e dalle foglie.
I semi, dalle proprietà vermifughe, sono squisiti abbrustoliti e saltati, la buccia molto spesso viene utilizzata a scopi alimentari.
Le varietà maggiormente coltivate nel mantovano sono: Cucurbita maxima, il tipo più comune, di forma globosa schiacciata ai poli di colore verde-grigio; Marina di Chioggia, di colore verde e peso attorno agli otto kg; Americana, giallo-verde e costoluta, turbante, con parte superiore di colore arancio vivo e parte inferiore biancastra; Cucurbita moscata, di forma allungata (nelle varietà Ungherese o Violino con buccia giallo-arancio e peso dai 2 ai 6 kg); Delica, un ibrido con buccia verde vivo, liscia, molto precoce.
Purtroppo la zucca mantovana rischia di scomparire dalle nostre tavole, infatti per ragioni di scarso profitto, la sua produzione viene abbandonata dall'agricoltura tradizionale e i pochi semi ancora in circolazione sono conservati gelosamente da alcuni agricoltori che non vogliono disperdere un patrimonio storico e genetico rilevante.
Le nuove varietà ibride quali la Delica hanno di fatto soppiantato le varietà tradizionali in quanto sono più precoci e più reperibili sul mercato. Presentano una qualità media più standardizzata, forme e pesi ridotti, ideali per acquisti veloci e per consumi limitati; al contrario la zucca mantovana ha una polpa più densa, molto più zuccherina e può raggiungere livelli di eccellenza.
Per questo motivo una decina di agricoltori del mantovano che partecipano all'iniziativa "Di zucca in zucca" e che si impegnano a coltivare in purezza le poche sementi rimaste per salvaguardarne la sopravvivenza e garantirne la continuità, nel 2004 si sono attivati con successo presso il Ministero delle risorse agricole per il riconoscimento di questa varietà.
Attualmente la zucca mantovana è riconosciuta come prodotto agroalimentare lombardo tradizionale (previsto dal Decreto del Ministero delle Politiche Agricole del 18 luglio 2000 e aggiornato dalla Regione Lombardia con il DGR 7/17477 del 17/05/2004).
La zucca è alla base di molti piatti tradizionali della cucina mantovana, come i tortelli, gli gnocchi e il risotto di zucca.
Matura con l'autunno e può durare, se ben conservata, sino a primavera inoltrata.