E' un prodotto tradizionale della zona di San Daniele del Friuli, denominato anche Regina di San Daniele se affumicato a freddo o Fil di fumo se affumicato a caldo. L'affumicatura della trota è una tradizione regionale, specie in Carnia, sviluppatasi sul piano artigianale come conseguenza sia della necessità di migliorare e permettere una adeguata conservazione del pesce, specie nei periodi più caldi, sia dell'allevamento intensivo di questo pesce.
La produzione risulta ottimale nel periodo che va da primavera all’inizio dell’autunno.
A San Daniele si affumica la trota da ben oltre 25 anni. Prima privatamente e poi, a partire dai primi anni settanta, si è cominciato a lavorare il prodotto artigianalmente seguendo le metodiche che da diversi decenni venivano utilizzate soprattutto in Carnia.
Al tradizionale processo di affumicatura a caldo mediante legni duri a foglia larga (es. faggio) con aggiunta di bacche aromatiche si affianca il trattamento a freddo.
La trota affumicata può essere presentata in corpo intero o in filetti, per lo più confezionati sotto vuoto, di lunghezza media variabile tra 20 e 30 centimetri, talora anche oltre in funzione della taglia del soggetto originario.
La carne si presenta di colore rosa sporco più o meno intenso, di colore rosa carico se salmonata in seguito al colore conferito dal consumo di gamberetti.
Da conservare in luoghi freschi e asciutti o, in alternativa, in frigorifero.
La trota affumicata è ottimale quando consumata in insalata o come antipasto sulle tartine.
In abbinamento è consigliato un vino bianco di corpo, maturo nel suo stato evolutivo, con sensazioni olfattive intense, che ricordano la frutta, i fiori gialli, le sostanze minerali; al gusto secco, abbastanza caldo, mediamente morbido, piuttosto fresco e sapido, quale il Colli Orientali del Friuli Ribolla Gialla, o il Riviera Ligure di Ponente Pigato, oppure il Soave Superiore.
La trota affumicata di San Daniele ha ottenuto nel 2000 il riconoscimento di "Prodotto Agroalimentare Tradizionale" ed ha inoltre ottenuto il primo premio, ricevuto dal Ministro delle Politiche Agricole Alemanno, al concorso Grande Festival dei Sapori tenutosi a Milano nel novembre 2002.