
Il casatiello, tipica torta rustica napoletana, rappresenta la Pasqua di cui ne conserva i simboli: il salame, il pecorino, e sopratutto le uova fissate con delle croci di pasta. E' ottimo sia caldo che freddo.
Ideale per le gite nel giorno di Pasquetta: infatti l'abbondanza di formaggio e salame tra gli ingredienti e la presenza delle uova (che diventano sode durante la cottura) lo rendono un ottimo piatto unico da asporto.
La tradizione vuole che il casatiello sia pesante e anche un po’ difficile da digerire, infatti a Napoli ad una persona dal carattere poco sopportabile si dice …sì pproprio ‘nù casatiello!.
Il nome casatiello deriva da caso, che in dialetto napoletano vuol dire formaggio, e allude alla cospicua presenza al suo interno di formaggio pecorino.
Le varianti sono numerose: regionali, locali, e familiari. C’è chi, invece del (o insieme al) salame nell’impasto ci mette mortadella a dadini, o prosciutto cotto. Quanto ai formaggi, fondamentale è il pecorino romano, in dosi generose. Ad esso si aggiunge spesso una piccola percentuale di parmigiano, e c’è chi si spinge fino al provolone semi-piccante, e/o all’emmental.
Si prepara mediante lavorazione artigianale e l’impasto ottenuto da farina, lievito, acqua, sale, pepe, sugna (strutto), uova sode, salame, formaggio e ciccoli (ciccioli) di maiale, viene fatto lievitare per circa 8 - 10 ore e cotto preferibilmente in forno a legna.
Si ottiene una torta salata piuttosto sostanziosa avente la forma di una ciambella vuota al centro.
Il casatiello sugna e pepe, dopo la pizza, è il prodotto tipico partenopeo per eccellenza.