Nella provincia dell’Aquila si è ripresa la produzione del caciofiore dopo un abbandono per circa sessant'anni. Questo formaggio ha origini antiche legate ai pascoli di altura dove era abitudine utilizzare il caglio di carciofo selvatico (Carlina acaulis), pianta spontanea dei pascoli abruzzesi, e aggiungere un pizzico di zafferano, che gli conferisce un particolare colore giallino e un sapore molto gradevole.
Il caciofiore aquilano è un formaggio da pronto consumo, a pasta morbida e cremosa, ottenuto da latte ovino. Viene preparato in forme piuttosto piccole e schiacciate, dal peso variabile tra 0,5 kg e 1 kg.
E' un ottimo formaggio da tavola che si consuma fresco o semifresco.
Può essere anche utilizzato in cucina per alcune ricette, come condimento per un piatto di pasta, tagliato a pezzetti ed unito al burro, oppure per gratinare delle verdure, come zucchine o carote.
Il caciofiore aquilano fa parte dell'Arca del Gusto, progetto della Fondazione Slow Food che raccoglie le piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall'agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall'omologazione.