Fino al secolo scorso esistevano in valle due birrifici, la cui produzione era destinata solamente al consumo delle Valli di Fiemme e Fassa, ma l'espansione commerciale nel dopoguerra costrinse il produttore a cessare la sua attività.
La Birra di Fiemme rinasce a Cavalese nel 2000 per recuperare questa antica tradizione.
Il prodotto che ne deriva è unico, una birra fatta in casa con luppolo coltivato in valle ed estratti di malto. Si tratta di una birra non pastorizzata né filtrata con gradazione di circa 4,8°.
Ha un aspetto leggermente torbido, poco frizzante, con schiuma aderente, di colore giallo paglierino, con tenue aroma di luppolo, corpo rotondo, leggero, di media amarezza con retrogusto asciutto leggermente acido e fruttato.
La metodica di lavorazione prevede che il malto d'orzo venga unito a 240 grammi di cereali per litro. Si impastano le due miscele. La massa risultante viene portata con un riscaldamento a gradini fino alla temperatura di 72 °C. Vengono aggiunti tra i due e i cinque grammi di luppolo per litro e il lievito ed il composto viene versato nei serbatoi di fermentazione, che avviene ad una temperatura che va dai 16°C ai 20°C per un periodo di tempo che varia dai 4 ai 5 giorni.
Dopo una maturazione di circa sei settimane a circa 62°C, la birra viene consumata all'interno del birrificio ad una temperatura di 8-10 °C.