Il Parco del Gran Sasso e Monti della Laga e Slow Food Italia, al fine di fornire sostegno psicologico agli sfollati, adulti, anziani e soprattutto bambini, stanno portando avanti nel territorio aquilano colpito dal sisma, in stretta interazione con la Direzione di Comando e Controllo della Protezione Civile, l’iniziativa "10 Orti per 10 Tendopoli". Si tratta di Orti Collettivi, individuati su terreni di circa 1000 mq di superficie, che stanno sorgendo accanto alle tendopoli di Camarda, Onna, Tempera, Paganica, S. Gregorio, Arischia (frazioni del Comune di L’Aquila), S. Felice d’Ocre, Pizzoli, Castelnuovo. L’ultimo orto, ancora, in fase di definizione, dovrebbe sorgere accanto alla Tendopoli di Collemaggio a L’Aquila, luogo simbolico della città.
La finalità del progetto è di impegnare anziani, ragazzi e bambini delle tendopoli in un’attività positiva e coinvolgente, motivando l’attaccamento alla vita della popolazione sconvolta dall’esperienza del sisma. Al di là del valore simbolico e del messaggio insito nell’iniziativa, che individua nella crescita delle piante il paradigma stesso dell’evoluzione della vita, la scelta possiede anche una connotazione culturale, poiché riscoprire la territorialità dei prodotti della terra può essere parte di un processo di riappropriazione delle identità locali. Il lavoro nell’orto può, infine, costituire un’attività stimolante per i bambini, adatta a riscoprire il valore del gioco, della socialità e della condivisione e, in quanto richiedente un impegno fisico, può risultare utile a scaricare lo stress accumulato. A ciò si aggiunge la considerazione secondo la quale, nutrirsi di cibi naturali autoprodotti può stimolare la fiducia in se stessi e nel mondo.
La finalità del progetto è di impegnare anziani, ragazzi e bambini delle tendopoli in un’attività positiva e coinvolgente, motivando l’attaccamento alla vita della popolazione sconvolta dall’esperienza del sisma. Al di là del valore simbolico e del messaggio insito nell’iniziativa, che individua nella crescita delle piante il paradigma stesso dell’evoluzione della vita, la scelta possiede anche una connotazione culturale, poiché riscoprire la territorialità dei prodotti della terra può essere parte di un processo di riappropriazione delle identità locali. Il lavoro nell’orto può, infine, costituire un’attività stimolante per i bambini, adatta a riscoprire il valore del gioco, della socialità e della condivisione e, in quanto richiedente un impegno fisico, può risultare utile a scaricare lo stress accumulato. A ciò si aggiunge la considerazione secondo la quale, nutrirsi di cibi naturali autoprodotti può stimolare la fiducia in se stessi e nel mondo.
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