Lo zabaione era considerato il viagra del Cinquecento.
Lo ha portato a Torino Fra' Pasquale de' Baylon ed è subito stato un
successo: una rapida ricetta in grado di rinvigorire qualsiasi torpore.
Fra' Pasquale, dalla chiesa di San Tommaso dove era ospitato, lo
consigliava alle penitenti che si lamentavano dei loro mariti "poco
vivaci".
La ricetta originale prevede un tuorlo d'uovo, due cucchiaini di
zucchero, due mezzi gusci abbondanti di marsala e un mezzo guscio
d'acqua.
Il composto doveva essere messo sul fuoco a bagnomaria, e mescolato
fino al primo bollore.
La ricetta fece rapidamente il giro delle cucine torinesi e quando Fra'
Pasquale fu fatto Santo (era il 1680), prese il suo nome, San Bajon.
Nato a Torino, Sanbajon, fu italianizzato in Zabaglione o Zabaione,
e viaggiò tanto da fare il giro del mondo.
Grazie a questa straordinaria invenzione, San Pasquale de Baylon è
entrato a far parte dal 1722 della ristretta schiera dei protettori dei
Cuochi.
A Torino è venerato nella Chiesa di San Tommaso in via Pietro Micca, ed
un suo ritratto è collocato nel coro della chiesa del Monte dei
Cappuccini. La sua festa si celebra il 17 maggio.
San Bajlon ha avuto i suoi seguaci anche nel Sud Italia, specialmente
tra le ragazze in cerca di marito. A Napoli sono state a lui dedicate
una chiesa e la piazza su cui sorge. Sulla chiesa una lapide ricorda:
"Edificata da re Carlo III in rendimento di grazie per aver ottenuto
prole maschile".
- Tortino al gianduia con zabaione e gelato d'amaretto