Il cannolo siciliano è un prelibato dolce di ricotta della tradizione pasticcera
siciliana, le cui origini sono controverse.
Per alcuni deriverebbe da un harem siciliano, preparato dalle abili mani delle
concubine del sultano che, così, speravano di ottenere più favori; altre fonti
sostengono invece fosse stato confezionato come scherzo di carnevale, cioè come un
rubinetto (la "canna") da cui fuoriusciva la crema anziché l'acqua.
Attualmente le scuole di pasticceria capofila dell'isola per questa preparazione
sono Catania, Palermo e Messina. Ciascuno usa un suo metodo particolare sia per
gli ingredienti che per la preparazione.
Iniziando dalla scorza, ovvero l'involucro esterno fatto di pasta croccante che
serve a contenere l'interno fatto con crema di ricotta; tutti sono concordi
nell'affermare che costituisce il punto di forza del cannolo. L'involucro migliore
si ottiene seguendo l'antica lavorazione artigianale fatta a mano.
Esistono in
commercio diverse versioni di questo prodotto, da quella classica a quella
aromatizzata al pistacchio, al cacao, all'arancia e al mandarino.
A Piana degli Albanesi (Palermo) si è confezionato il cannolo più lungo del mondo
(4 metri e 3 centimetri di lunghezza), che si è guadagnato la certificazione
ufficiale del Guinnes dei primati nel 2003. Per la tradizione di Piana, il cannolo
rappresenta il dolce-simbolo, tanto che la notizia di questa preparazione così
stravagante è giunta perfino, raccontano i pasticceri locali, sulle pagine di
riviste di gastronomia americane.