E' un dolce tipico del comune di Modica (Ragusa) e fu introdotto dagli Spagnoli nel XV secolo, quando la Contea di Modica passò ai Corbrera. E' una tipica ricetta Atzeca portata in Europa dagli Spagnoli dopo la conquista dell'America. La lavorazione è rigorosamente artigianale ed a temperature non elevate, ciò impedisce la perdita di sostanze nutritive.
Il risultato è un cioccolato fondente, leggermente granuloso, molto nutriente, in cui è possibile, al gusto ed in sequenza, distinguere nettamente i tre elementi che lo compongono: cacao, zucchero e spezie.
Viene chiamato cioccolato a freddo, il motivo è dato dalla lavorazione del cacao che non passa attraverso la fase del concaggio: la massa di cacao viene lavorata a 40° con l'aggiunta di zucchero semolato, che non riuscendo a sciogliersi, né ad amalgamarsi, da un cioccolato ruvido dalla consistenza granulosa.
La tavoletta di cioccolato modicano ha un colore marrone non uniforme, l'aroma è quello del cacao tostato e della carruba, con note leggermente astringenti.
Viene tradizionalmente aromatizzato con cannella o vaniglia, ma si può trovare facilmente cioccolato al peperoncino, alla carruba e al caffé. Il cioccolato di Modica si può mangiare così com'è o sciolto in acqua come bevanda.
Nel 2003 è nato il Consorzio di Tutela del cioccolato modicano che raggruppa venti produttori della città allo scopo di stabilire un disciplinare di produzione ed ottenere il riconoscimento I.G.P. (Indicazione Geografica Protetta), al momento il prodotto è inserito nell'elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali.
Inoltre, dal 2005, la città ospita l'Eurochocolate, importante manifestazione che si tiene annualmente anche a Perugia.