Cilavegna, comune della provincia di Pavia, è caratterizzata da terre umide e sabbiose adatte alla coltivazione degli asparagi, ortaggi di origini asiatiche, che qui si distinguono da più di cinquecento anni per la loro tenerezza e per il loro sapore delicato e raffinato. Infatti l’Asparago di Cilavegna, bianco e di notevoli dimensioni, grazie al suo aroma estremamente delicato e nel contempo molto persistente, può essere tranquillamente consumato anche crudo.
Nel palato lascia un’impressione tenue, ma riconoscibile, che rende possibili accostamenti gastronomici sia per affinità sia per contrasto. Per queste sue caratteristiche si presta in modo particolare a preparazioni elaborate come quiche e mousse, creme e gelati, e addirittura dolci da forno come la Laumellinum, nata dall’estro di un artigiano pasticcere e dal desiderio di preservare un prodotto dalla tradizione secolare.
I campi in cui si coltiva l’asparago vengono chiamati aspargiate, e il raccolto avviene in primavera, da marzo a maggio.
Per preservare la qualità e la genuinità del tipico ortaggio di Cilavegna nel 1987 si è costituito il Consorzio Produttori Asparagi Cilavegna (CON.P.A.C.), del quale fanno parte gli undici produttori rimasti.
Secondo la tradizione, l’asparago ha poteri magici e medicamentosi, aiuta a combattere il mal di denti e vale come antidoto contro il veleno, gode di proprietà diuretiche e, soprattutto, favorisce l’amore.
Ogni anno, nella seconda domenica di maggio, la Pro Loco di Cilavegna organizza la Sagra dell'Asparago, che, da oltre trent'anni, offre ai turisti degustazioni gastronomiche ed eventi folcloristici.
L'Asparago Bianco di Cilavegna fa parte dell'Arca del Gusto, progetto della Fondazione Slow Food che raccoglie le piccole produzioni di eccellenza gastronomica minacciate dall'agricoltura industriale, dal degrado ambientale, dall'omologazione.